Bozza di articolazione delle tre sessioni (di G. Benzoni)
INCONTRO del 25-27 MAGGIO 2018 a Camaldoli (AR) degli Amici di dom Benedetto
Titolo guida:
È ANCORA TEMPO DI PROFEZIA?
Si tratta del nuovo incontro “a ruota libera”, dove il coinvolgimento dei singoli partecipanti è di necessità più ‘attivo’ perché la conversazione è retta da qualche breve intervento introduttivo ‘preordinato’ (il che significa che viene comunicato con anticipo in modo di fare una sorta di cartellone delle tre sessioni di conversazione comune) e dallo scambio di pensieri e riflessioni tra i presenti.
Il carattere del titolo è evocativo di una percezione assai diffusa che tra quanti hanno passato anni della loro vita a condividere quanto dicevano loro persone come: Bevilacqua, Mazzolari, Turoldo, Dossetti, Balducci, Paoli, Milani, Zarri… sentiti come profeti nel mondo cattolico italiano, ed oggi si chiedono: ora che abbiamo Francesco che sentiamo con profeta di questo nostro tempo, perché all’apparenza non cambia nulla nel nostro quotidiano operare? Come di consueto in questi annuali incontri a ruota libera è più che opportuno che ciascuno voglia condividere realmente quel suo sentire profondo che viene rivelato da episodi vissuti in prima persona, da particolari più che dagli abbozzi imparaticci, da qualche lettura e/o film, documentario, telenovela illuminante. Tutti sono invitati a scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Premessa
Preso atto che il numero delle adesioni consente di confermare che l’incontro si fa, basta scorrere l’elenco degli iscritti per constatare che le persone che giungono per la prima volta sono non più di tre/quattro e che tutti i partecipanti hanno già i lustri sufficienti per misurare sulla loro esperienza le possibili variazioni temporali e di circostanza della domanda guida:
È ancora tempo di profezia?
Che, per non essere del tutto retorica, va contestualizzata proprio sul profilo tipico (*) di noi che siamo pronti a conversare.
Nella prima sessione (sabato 26 mattino ore 9.15- 12.15)
Forse il nostro conversare può ruotare sul dato di fatto che ciascuno di noi ha vissuto sia il tempo della scoperta del profeti quando abbiamo cominciato a leggere la bibbia, sia i momenti in cui abbiamo cercato e trovato profeti per ‘reggere’ nel mondo e nella chiesa cattolica: sono stati i nostri punti di riferimento non solo nel tempo più o meno prolungato della formazione (che di solito coincide con gli anni giovanili); e poi abbiamo pure vissuto la stagione che in cui era comune dire e dirci dove sono finiti i Mazzolari, i don Milani, i Balducci, le Zarri e via via sgranando i nostri rimpianti per concludere sconsolati non abbiamo più profeti come un tempo.
Nella seconda sessione (sabato 26 pomeriggio ore 15.30-18.00)
Potremmo forse mettere a segno una riflessione meno generica superando la propensione alla ricerca di modelli (di cui ci siamo magari appagati) e cercando invece di operare/riflettere con maggior rigore sul rapporto profezia /storia/storia della salvezza.
In questo contesto c’è la novità del papa Francesco segno profetico/ messianico e che ti propina ‘ogni parola’ all’insegna della gioia dell’annuncio. Da ultimo la sua nuova esortazione apostolica va letta in questa prospettiva
Nella terza sessione (conclusiva) di domenica 27 mattina ore 9- 11)
Se nelle due sessioni precedenti siamo riusciti a conversare, può essere più che sufficiente che due dei partecipanti condividano le loro risonanze della giornata precedente, ma comunque potrebbe essere coerente e significativo che ci fosse una elencazione tematica dei luoghi e temi della scommessa profetica oggi. E potremmo farlo anche nella consapevolezza che l’iniziale domanda nella versione siamo capaci oggi di profezia?) preceduta ovviamente dalla domanda preliminare siamo in grado di ascoltare i profeti? non è fuori luogo con quanto cercheremo di affrontare nel XVII colloquio di fine ottobre Abitare il futuro,
(*) con questa espressione è ovvio che posso semplicemente tipizzare la mia esperienza e considerarla tipica non per chissà quale forma di delirio, ma per la constatazione che il nostro essere diversi, abbiamo tuttavia dei tic ricorrenti.
Info/Contatto
Angelo Cifatte cell. 333.4891234 - tel. uff. 010.5572057