L'undicesimo aforisma è un monito sull'ingiustizia nel lavoro, dalla voce di Abraham Lincoln.
Trasmettiamo il testo con cui il prof. Nesti, direttore del CISRECO presenta la XXVI Summer School on Religion, quest'anno dedicata al rapporto tra il lavoro e la religione.
Il decimo aforisma è una dolente constatazione di Eduardo Galeano.
Il nono aforisma è un motto yiddish, dal gusto paradossale, costruito intorno all'idea della bellezza che il lavoro procura nella vita.
Con il titolo «Dilemmi del cattolicesimo convenzionale in Italia» sta per uscire il n. 94 di “Religioni e Società”, la rivista quadrimestrale di scienze sociali della religione edita da Fabrizio Serra (Pisa - Roma). Il numero, di cui intanto forniamo il sommario, è decisamente interessante per i temi affrontanti e per la presenza di contributi di rilievo a partire da quelli di Renato Moro e di Daniele Menozzi.
L'ottavo aforisma è una stretta e incalzante successione di interrogativi con risposta su che cos'è il lavoro, tratta dalla Bhaghavad Gita.
Il settimo aforisma è un pensiero di Max Weber sulla costrizione del singolo a vivere in un cosmo come tale "non mutabile": l'ordinamento capitalistico.
Il sesto aforisma è una riflessione di Simone Weil sulla vita in fabbrica in rapporto alla vita sociale.
Il quinto aforisma è in realtà lo stralcio di un testo di Papa Francesco, dall'Evangelium gaudium, sul tema dello sfruttamento degli esseri umani, della cultura del consumo "usa e getta", dell'esclusione.
Il quarto aforisma è uno slogan del Sessantotto: meno lavoro, lavoro per tutti.