A proposito dell'incontro di venerdì 5 maggio, alle ore 17 alla libreria Parva Libraria (Firenze, via degli Alfani 28R), dal titolo «Ferdinando Tartaglia oggi», con gli interventi di Eugenia Meriano, Arnaldo Nesti e Riccardo Albani, si rammenta che il Centro Internazionale di Studi sul Religioso Contemporaneo (CISRECO) di San Gimignano possiede nel suo ricco fondo archivistico una sezione dedicata ai rapporti fra Tartaglia, Adriano Lanza, Aldo Capitini, Franco Fortini e altri inerenti il Movimento di Religione.
Qui di seguito una breve scheda del posseduto.
FONDO LANZA TARTAGLIA e CAPITINI SUL MOVIMENTO di RELIGIONE 1947-1952
Adriano Lanza fin dagli ultimi anni Quaranta del Novecento si incontra con Ferdinando Tartaglia e con lui comincia a collaborare con le iniziative del “Movimento di Religione”. Da questo incontro nasce un ricco rapporto , oltre che con Tartaglia, con Capitini e con altri intellettuali del tempo, come Simone Petement, la congeniale amica di Simone Weil. L’archivio personale fu costruito da Lanza fra il 1947 e i primi anni Cinquanta, e successivamente con uno scambio epistolare Tartaglia-Lanza del 1968 contenente lettere, programmi, resoconti di iniziative, materiali a stampa, ritagli di giornali, articoli vari che rendono il fondo ben ordinato ai fini della consultazione, uno strumento singolare per la ricostruzione di quella importante esperienza nella storia delle minoranze intellettuali italiane del Novecento. Si veda, al riguardo, anche l’articolo “Regno di Dio e riforma religiosa” a cura di A. Nesti in “Religioni e Società” n.54, 2006, gennaio-aprile.
Aldo Capitini (1899-1968), pedagogista e promotore di iniziative politiche e sociali nonviolente, ha introdotto in Italia la cultura della nonviolenza. Consegue la laurea in Lettere e Filosofia presso la Scuola normale di Pisa nel 1928 dove inizia a maturare la scelta nonviolenta. È antifascista e prende parte al movimento Liberalsocialista. Nel dopoguerra Capitini organizza con Ferdinando Tartaglia, un ex-prete cattolico fiorentino, il “Movimento di Religione” con lo scopo di promuovere l’apertura verso tutte le altre religioni, e soprattutto della formazione spirituale di cittadini responsabili e consapevoli della propria centralità nelle dinamiche sociali, politiche, economiche.
È proprio durante un convegno del Movimento di religione che Capitini viene ascoltato da un giovane che, matura la scelta di opporsi alla leva militare. È Pietro Pinna, il primo italiano obiettore di coscienza. Pinna viene processato, condannato ed incarcerato più volte, fino al rilascio definitivo e al "congedo" per motivi di salute. Pinna diviene uno stretto collaboratore di Capitini ed insieme promuovono una serie di iniziative per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza.
Consistenza: n. 2 faldoni + materiali sciolti (testamento di Tartaglia, epistolario sul contraddittorio Tartaglia - Padre Riccardo Lombardi, etc)
In allegato al Fondo alcuni numeri sciolti della Rivista Il Contemporaneo, fondata e diretta da Tartaglia e un volume di fotocopie rilegato in brossura, curato da Adriano Lanza, che raccoglie documenti sul Movimento di Religione.
Da qui puoi anche scaricare due schede SIUSA, rispettivamente su Adriano Lanza e Ferdinando Tartaglia.
Concludiamo con una foto che ritrae Ferdinando Tartaglia con Aldo Capitini e un’altra relativa al frontespizio degli Atti del primo congresso per una riforma religiosa.