Veritas in caritate. Informazioni dall’Ecumenismo in Italia. L’editoriale
Sempre superiore al conflitto
Domani è una giornata importante: inizia la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. Quest’anno il tema si rifà al monito di Gesù: Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto (Gv 15,5-9). Lunedì 25 gennaio concluderemo con la celebrazione dei Vespri nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, insieme con i rappresentanti delle altre Comunità cristiane presenti a Roma. In questi giorni preghiamo concordi affinché si compia il desiderio di Gesù: Che tutti siano una sola cosa (Gv 17,21). L’unità, che sempre è superiore al conflitto»: con queste parole dopo la recita dell’Angelus, ieri domenica 17 gennaio, papa Francesco è tornato a ricordare l’importanza per la Chiesa Cattolica della costruzione dell’unità piena e visibile della Chiesa per porsi nella docile sequela del comandamento di Gesù, alla vigilia dell’inizio dell’annuale Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che il papa ha annunciato concluderà, secondo una tradizione consolidata, nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, il 25 gennaio, con la partecipazione dei rappresentati delle comunità cristiane. Il papa ha ricordato la Giornata per l’approfondimento della conoscenza del popolo ebraico, in Italia, auspicando «che porti frutti abbondanti di fraternità e di collaborazione». Queste parole di papa Francesco hanno proiettato i cristiani in questo tempo tanto fecondo per il cammino ecumenico: in Italia queste hanno assunto una valenza del tutto particolare proprio alla luce della celebrazione della Giornata per l’approfondimento della conoscenza del popolo ebraico, giunta alla sua XXXII edizione, visto che è stata istituita dalla Conferenza Episcopale Italiana il 28 settembre 1989.
In questo numero, grazie al concorso di tanti, ai quali va uno speciale ringraziamento per la generosa condivisione di iniziative per il dialogo, nella Agenda ecumenica, ampio spazio è stato dedicato alle notizie di quanto, a livello diocesano, è stato organizzato o non è stato organizzato; infatti, si è deciso anche di riportare, nella Agenda ecumenica, le notizie dei rinvii delle iniziative per la Settimana di preghiera a causa dei limiti imposti per contrastare la pandemia. Per quanto il quadro sia ancora provvisorio - nel prossimo numero ne sarà proposta una nuova versione con le informazioni che arriveranno - appare evidente che, proprio a causa della pandemia, da una parte c’è stata una contrazione di incontri e iniziative, mentre dall’altra si è cercato, con fantasia, di trovare nuove strade per proseguire il cammino ecumenico, moltiplicando l’uso della modalità web. Tra i tanti gesti di questa Settimana ne va ricordato uno, in presenza, che aiuta a comprendere la ricchezza e la dinamicità del cammino ecumenico in Italia: si tratta della firma dell’atto costitutivo del Consiglio delle Chiese cristiane di Firenze che giunge al termine di un percorso, che ha visto la partecipazione di tanti cristiani e di tante cristiane che a Firenze hanno scoperto la vocazione a trovare una forma nuova per manifestare la comune volontà di testimoniare la Chiesa Una nei tempi presenti; il Consiglio di Chiese cristiane di Firenze, che verrà presentato alla fine della Settimana di preghiera, arricchisce il quadro di questi organismi, sollecitati anche dal Direttorio per l’applicazione dei principi e delle norme per l’ecumenismo (1993), che si sono venuti formando in Italia.
Sempre riguardo alla Settimana, nella Documentazione Ecumenica, si può leggere la lettera, firmata, il 14 gennaio, da mons. Ambrogio Spreafico, dal pastore Luca Negro e da mons. Polykarpos Stavropoulos, che hanno pensato questo testo per offrire un contributo alla testimonianza ecumenica in tempo di pandemia, aggiungendo questa loro riflessione all’introduzione alla traduzione italiana del Sussidio per la Settimana di preghiera. Sempre nella Documentazione Ecumenica si può leggere la lettera di presentazione del Sussidio di mons. Donato Oliverio, vescovo dell’Eparchia di Lungro, per la sua diocesi in modo da promuoverne la lettura in questo tempo di preghiera.
Nelle Memorie Storiche viene riproposto un testo del pastore valdese Renzo Bertalot il cui nome è legato all’esperienza della traduzione interconfessionale delle Sacre Scritture, che egli coordinò in qualità di segretario della Società Biblica in Italia, all’interno del suo personale impegno per il superamento delle divisioni tra cristiani quale passaggio fondamentale nel cammino ecumenico; in questo testo il pastore Bertalot parla della nuova traduzione interconfessionale del Nuovo Testamento, uscita nel 1976, all’interno del Sussidio per la Settimana di preghiera dell’anno. La scelta di riproporre questo testo non risponde solamente al desiderio di arricchire la conoscenza della memoria storica del cammino ecumenico in Italia, ma vuole introdurre a una imminente iniziativa, promossa dal Centro Studi per l’ecumenismo in Italia che inizia così un ciclo di Letture ecumeniche; infatti, sabato prossimo, 23 gennaio, alle 16.30, in modalità webinar, verrà presentato l’ultimo numero della collana Œcumenica, edita dal Centro Studi. Si tratta del volume di Renato Burigana, La Bibbia è per tutti. La teologia ecumenica e le traduzioni interconfessionali della Bibbia in Italia (1965-2002), del quale, in Leggere…, viene pubblicata la prefazione di Valdo Bertalot.
Infine, il Comitato di redazione di «Veritas in caritate» vuole esprimere la propria gioia per l’elezione di mons. Polykarpos Stavropoulos: a lui vanno gli auguri e le preghiere per il servizio a cui è stato chiamato.
Riccardo Burigana
Venezia, 18 gennaio 2021