Rendiconto del seminario su Arnaldo Nesti
Il 14 marzo 1932 nasceva ad Agliana Arnaldo Nesti (AN), uomo dai molti ingegni, come lo avrebbe cantato il Poeta. Dopo una intensa attività sacerdotale nella Chiesa pistoiese, ma interrottasi consensualmente intorno ai primi anni settanta (soprattutto in seguito alla pubblicazione da lui curata su L'altra chiesa in Italia [1971]), altrettanto intenso fu il suo impegno nella stagione della “contestazione ecclesiale”, rivestendo il prestigioso ruolo di direttore di IDOC Internazionale.
Nel frattempo viene chiamato all'insegnamento universitario presso l'Università di Firenze. Vi terrà la cattedra di Sociologia e di Sociologia della religione fino al pensionamento. Accompagnava questa attività pubblica una ricca messe di pubblicazioni (una cinquantina fra opere proprie e curatele insieme a centinaia di articoli e saggi); la fondazione e la direzione di una rivista prestigiosa quale «Religioni e Società»; la fondazione e la direzione di centri studi: l'ASFER e il Centro Internazionale di Studi sul Religioso Contemporaneo/CISRECO; l'invenzione e la cura per oltre trenta anni della Summer School on religions.
Con mille ragioni quindi AN può essere definito “uomo di genio e di innovazione”. E quindi a buon diritto il suo CISRECO ha pensato bene di aderire alla Festa della Toscana 2024 organizzando il seminario “Arnaldo Nesti: un toscano, un maestro, un intellettuale innovatore degli studi di sociologia delle religioni” inaugurandolo il 14 marzo 2025 (suo giorno genetliaco e a sette mesi dalla sua scomparsa).
Il seminario è stata l'occasione da parte di molti amici, colleghi e collaboratori non solo per celebrarlo doverosamente ma anche per approfondire l'analisi della sua opera sconfinata (mai aggettivo fu più calzante e semanticamente appropriato). In Sala Tamagni dentro Palazzo Pratellesi di San Gimignano, nonostante le intemperie e un’allerta meteo da paura, il 14 e 15 marzo scorsi, si è sviluppata una appasionante, penetrante e profonda discussione che ha coinvolto ben 14 fra relatrici e relatori di cui alcuni da remoto e addirittura al di là dell'oceano.
Dopo i saluti niente affatto di circostanza del Sindaco di San Gimignano, Andrea Marrucci, ha aperto i lavori Roberto Cipriani, il decano dei sociologi della religione in Italia, parlando soprattutto dei grandi contributi dati da AN in campo teorico per l'originalità con cui ha affrontato temi quali l'utopia, il silenzio, la religiosità implicita (per ricordare quelli a lui più cari). Anche se il mondo accademico ufficiale non seppe accorgersene (a suo disdoro).
Simona Scotti cui si deve un titanico lavoro che ha sostanziato e garantito per decenni la vita della rivista «Religioni e Società» /ReS, si è soffermata proprio su questa fondamentale impresa intellettuale affermando che la storia di ReS è la storia di AN oltre a configurarsi come “diario di bordo” di un lungo viaggio non ancora terminato e luogo del cuore.
Dal canto suo Pietro Domenico Giovannoni ha mostrato come le riflessioni di AN sulla religiosità degli italiani si pone a buon diritto sulla scia dei grandi intellettuali italiani a partire da Giacomo Leopardi fino a giungere a Giulio Bollati.
Mariangela Maraviglia ha rivendicato la correttezza del termine “inquieto” con il quale AN ha voluto connotare il cattolicesimo fiorentino dell'immediato secondo dopoguerra.
Ha chiuso la prima sessione Anna Maria Franchi dando conto del lavoro svolto in varie occasioni sulla copiosa bibliografia di AN che apparirà in momentanea ultima veste come appendice agli atti del seminario in corso di pubblicazione. Naturalmente come tutti quelli che hanno lavorato a stretto contatto con il Professore, AM Franchi non ha potuto fare a meno di soffermarsi sui caratteri umani tipici del suo agire: grande disponibilità, sprone continuo a fare e fare bene, calorosa empatia insieme a tratti di malinconia e nostalgia (al tempo stesso temi di trattazione teorica e alimento di vita vissuta).
La sessione pomeridiana del 14 marzo si è aperta con un collegamento da Asunciòn, la capitale del Paraguay, con una relazione del salesiano, antropologo e missionario Josè Zanardini. AN è sempre stato affascinato dal mondo latinoamericano, considerandolo dentro un “mediterraneo largo”. Quando salì al potere in Paraguay un ex vescovo cattolico, Fernando Lugo, AN volle a tuti i costi andare ad intervistarlo e ci riuscì nel febbraio 2010. Chi scrive ne è testimone diretto. Padre Zanardini fu una delle persone che intervistò in quella occasione, allacciando un legame di amicizia e collaborazione. La sua relazione rende conto di quell'incontro e della esperienza del governo Lugo, interrotta brutalmente dalle forze interne e internazionali a lui avverse.
A seguire Marisa Ignesti ha dato conto di un lungo lavoro fatto a stretto contatto con AN sul suo archivio personale e che ha prodotto un inventario scientifico di oltre 100 pagine (con un preziosissimo indice dei nomi).
Andrea Banchi nella relazione Passeggiando con Arnaldo nei labirinti del sacro si è intrattenuto “senza fretta e secondo modalità che gli erano più gradite e familiari” su temi fondamentali nella ricerca nestiana quali il religioso implicito, il fai da te religioso, fino a giungere alle ultime tematiche quali il post-teismo che AN ha avuto solo modo di sfiorare per mancanza di tempo.
Dalla Universitad Autonoma di Coahuila (Messico) Francesco Gervasi ha esplorato i labirinti del sacro messicani (anche questi molto cari ad AN, profondo conoscitore della religiosità popolare messicana e spesso chiamato a tenere lezioni presso la cattedra Ernesto De Martino della UAM di Città del Messico: in particolare la Santa Muerte e la Vergine di Guadalupe.
Sabato 15 marzo si è svolta l'ultima sessione del seminario, aperta da Enzo Pace, collega e collaboratore assiduo di AN. Pace è partito dalle prime esperienze di studioso e di sociologo di AN dalla tesi di dottorato sul pensiero religioso di Antonio Gramsci, ove si fa strada in Nesti l'idea che il marxismo ha qualcosa da dire al pensiero cristiano, fino a giungere a porre la lente di ingrandimento sulla condizione operaia (ad es. a Lamporecchio: il paese della provincia pistoiese, allora, più rosso d'Italia), senza trascurare quello che succedeva fuori d'Italia (ad es. l'esperienza olandese con il suo famoso catechismo), soffermandosi in chiusura sulle grandi speranze nutrite da AN su papa Francesco.
Dalla sua Torino è giunta al pubblico del seminario la parola di Luigi Berzano, altra alta voce della sociologia della religione in Italia. Berzano ha fatto notare con energia quanto in AN fosse fortissimo l'anelito alla libertà della ricerca e quanto fosse intento a coltivare “un umanesimo cristiano più che un cristianesimo umano, ispirato da un messaggio evangelico spogliato dai brogli del potere, dalla violenza delle guerre...”. Infine non un contestatore né un marginale, ma alfiere di un nuovo umanesimo.
Da Roma Marco Politi ha continuato la mattinata con un intervento articolato sui caratteri salienti della ricerca teorica e sociologica di AN: multiverso vs universo; bisogno di emozione e affettività nell'universo cristiano; le lacerazioni nella Chiesa Cattolica; il nomadismo e infine papa Francesco sostenitore di una Chiesa non imperiale ma sinodale.
Ha concluso l'ultima sessione Giovanna Campani, anch'essa collaboratrice per lungo tratto di AN e passata dalle tematiche dell'interculturalità alla antropologia culturale e alla ricerca sul campo, grazie soprattutto a Leonardo Boff, incontro propiziato proprio da AN quando invitò a Peccioli il teologo francescano, esponente di primo piano della teologia della liberazione.
Alla fine di ogni sessione c'è stata una ampia e spesso animata discussione fra i relatori e i presenti.
Il seminario si è avvalso di alcune testimonianze: Gerardo Fallani, collaboratore prezioso e indispensabile per il sito asfer.it; Flavio Pajer, pedagogista e storico delle religioni; Peter Antes, da Hannover, cofondatore della Summer School on religions (con un intervento scritto, non potendo partecipare di persona per motivi di salute); Salvatore Scifo, della Comunità della Resurrezione, la quale ha affidato al CISRECO la Biblioteca e il Fondo Archivistico di don Luigi Rosadoni, uno dei protagonisti del cattolicesimo inquieto fiorentino.
L'omaggio ad Arnaldo Nesti contemplava anche l'allestimento di una mostra fotografica sugli ultimi mezzadri. Il mondo mezzadrile e contadino è stato sempre molto caro ad AN, tanto da farne oggetto di studio. In Alle radici della Toscana contemporanea. Vita religiosa e società dalla fine dell'Ottocento al crollo della mezzadria (2008), alla mezzadria vi è dedicata tutta la prima parte (quasi 500 pagine). La mostra Radices. Volti e storie di agricoltori toscani con 24 foto di GabrieleTartoni tratte dal suo libro omonimo (che ne contiene 120) è stata molto apprezzata sia dai sangimignanesi che dai numerosi turisti che affollano in questi giorni la città turrita.
Giuseppe Picone
San Gimignano, 21 marzo 2025
Il sindaco di San Gimignano, Andrea Marrucci
Roberto Cipriani
Simona Scotti
Mariangela Maraviglia
Anna Maria Franchi e Francesco Gervasi
Andrea Banchi
Giovanna Campani
Il vicesindaco di San Gimignano, in Sala Tamagni, inaugura la mostra "Radices", di Gabriele Tartoni