Scheda
150 anni e poco più dopo la creazione dell’Italia unita sarebbe vano cercare quello spirito collettivo che anima i tedeschi con il loro senso del dovere, i francesi con il culto dello stato o gli americani con l’incondizionata devozione alla loro bandiera a stelle e strisce.
Arnaldo Nesti, noto sociologo, nel suo libro non cede però all’indignazione di fronte all’esistenza di un’Italia senza etica, bensì affronta il problema, che è storico e antropologico insieme. Stimolando la memoria, pungolando il lettore a rileggere pagine salienti delle vicende nazionali, obbligandolo in un certo senso a confrontarsi con i personaggi e le voci che hanno segnato l’ultimo secolo e mezzo.
“Dove siamo arrivati noi italiani?” Nesti porta il lettore a ripensare ai grandi nodi della storia italiana, l’avverarsi concreto dell’Unità nazionale, il difficile assestarsi del nuovo stato unitario, il trauma della prima guerra mondiale, l’irrompere del fascismo e il manifestarsi della Resistenza, la costruzione dell’Italia repubblicana fino al trionfo del berlusconismo, stadio supremo di quel paese “senza carattere” cui Massimo d’Azeglio avrebbe voluto inculcare il senso del dovere.
Arnaldo Nesti (1932) è stato titolare della cattedra di Sociologia presso l’Università di Firenze. È direttore del Centro Internazionale di Studi sul Fenomeno Religioso Contemporanea (CISRECO) di San Gimignano. Tra i suoi libri più recenti: Alle radici della Toscana contemporanea (2008), Il mio novecento. Passioni. Dentro e fuori il mondo cattolico (2010). Nel Mediterraneo largo. Diario latinoamericano (2012)
Riccardo Albani è stato docente di Storia della Chiesa presso l’Università di Firenze. Si è occupato del pensiero dei Gesuiti del ‘500 e dei Controrivoluzionari di fine ‘700. Attualmente sta lavorando ad una ricerca sul tema del male.
Ingresso libero