"La scomunica. Cattolici e comunisti in Italia".
L’ultimo libro di Arnaldo Nesti presentato all’ISSR di Firenze
Don Alfredo Jacopozzi, neo-direttore dell’Istituto e promotore dell’iniziativa, ha chiamato a raccolta autorità religiose di alto profilo quali Mons. Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, studiosi di lungo corso nella persona di Sandro Rogari, giornalisti molto addentro alla materia quali Mario Lancisi, giovani studiosi nella persona di Marco Giovannoni. Né poteva mancare l’editore, Pierluigi Cabri, direttore delle Dehoniane, la casa editrice che ha pubblicato questo libro di 150 densissime pagine sull’argomento, che seppur non più scottante come nel 1949, resta comunque un clamoroso episodio della storia mondiale del secondo Novecento in una sorta di guerra di culture.
Questo ultimo aspetto lo ha ben messo in rilievo lo storico Sandro Rogari, sottolineando come ancora oggi si presenti lo stesso problema solo che al posto dei comunisti sembrano esserci i fondamentalisti religiosi. Mons. Luigi Bettazzi ha portato la testimonianza di colui che è rimasto l’ultimo padre conciliare superstite, apprezzando del lavoro di Nesti il tentativo riuscito di entrare nella mentalità del tempo. Mentalità e atteggiamenti di reciproca diffidenza fra comunisti e cattolici superati dallo spirito del Concilio Vaticano Secondo e dalla opera del grande papa Giovanni XXIII. Padre Pierluigi Cabri ha spiegato i motivi della pubblicazione da parte di una Casa Editrice profondamente dalla parte dei cattolici, nel nome del dialogo che superò quella fase di aspri contrasti. Mario Lancisi, appassionato conoscitore dell’”apostolato” di don Lorenzo Milani, attraverso la lettura di tre lettere del parroco di Barbiana, è andato al cuore delle modalità di rapporto tra un prete di frontiera e il mondo comunista della Toscana profonda di quegli anni. Ascolto, comunanza di battaglie e penetrante acume critico e analitico della società del tempo: questi i tratti distintivi con i quali don Lorenzo affrontò la questione comunista. Marco Giovannoni è entrato nelle sottili psicologie che informarono quello scontro.
A chiusura, Arnaldo Nesti ha ringraziato per le belle parole i relatori e tutti quanti coloro che hanno contribuito a fare in modo che la sua lunga, fedele e indefessa ricerca partita dal lontano 1962 quando dirigeva il Centro Studi Sociali di Pistoia sia giunta fino a questa ultima fatica, cui faranno seguito tante altre, cercando sempre di ricercare il filo rosso che lega la storia degli ultimi ai grandi eventi della storia mondiale.
Giuseppe Picone
24 novembre 2018
Don Alfredo Jacopozzi apre i lavori
L'intervento di Sandro Rogari
L'intervento di Arnaldo Nesti
Il pubblico
Mons. Bettazzi si intrattiene con il pubblico