Martedì, 18 Gennaio 2022 00:31

Lettera al Direttore

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 Ricevo e spero di trovare altre molte condivisioni (Arnaldo Nesti).

 

LETTERA AL DIRETTORE

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Caro Direttore,

vorrei esprimere pubblicamente l’indignazione che in questi giorni sento crescere in me. Mi riferisco alla nuova “discesa in campo” di Silvio Berlusconi, stavolta come candidato ufficiale al Colle della coalizione di centrodestra. È vero che lui non ha ancora ufficialmente “sciolto la riserva”, ma sappiamo benissimo che si sta muovendo alacremente per garantirsi il numero di voti richiesti in Parlamento dal quarto scrutinio in poi. A tal fine ha messo in moto tutta la macchina comunicativa di cui dispone (giornali, televisioni, fedelissimi parlamentari, agiografiche pagine pubblicitarie) e una fantasiosa (solo nel titolo) “operazione scoiattolo”, alias “campagna reclutamento voti”, affidata all’egregio Vittorio Sgarbi che anche a questo si presta.

Ora, se fino a qualche settimana fa l’autocandidatura di Berlusconi poteva anche avere il sapore di una boutade, perfettamente coerente con la smisurata egolatria del personaggio e la sua autopercezione di grande statista, non scalfita certo da limiti oggettivi quali l’età e la salute malferma, da qualche giorno la situazione si sta facendo più seria, anche per la ricomparsa sulla scena, in qualità di amici-consiglieri, di figure discutibilissime come Dell’Utri e Verdini.

È vero che il nostro è spesso un Paese dalla memoria corta, ma davvero possiamo dimenticare chi è Berlusconi? Davvero possiamo dimenticare bunga-bunga, olgettine, scandalo Ruby, leggi ad personam, condanna definitiva per frode fiscale, prescrizioni varie (dovute a una difesa dilatoria), indagini ancora in corso a Bari e Firenze? Davvero dopo il settennato di Mattarella, punto di riferimento morale e di coesione sociale, possiamo immaginare Berlusconi “spogliarsi di ogni precedente appartenenza e farsi carico esclusivamente dell’interesse generale” come richiede il ruolo di garante della Costituzione? Davvero possiamo vederlo contestualmente nelle vesti di Presidente del CSM? Davvero dopo aver recuperato credibilità all’estero anche con la nomina di Mario Draghi a capo del governo vogliamo dilapidare nuovamente il credito acquisito? Davvero dopo aver appena dato l’addio a un politico europeo di grande statura morale come David Sassoli vogliamo candidare alla suprema carica istituzionale italiana un personaggio mosso solo dall’ambizione di coronare il proprio cursus (dis)honorum?

Contro l’ipotesi (non sappiamo al momento quanto davvero realistica) di un Berlusconi al Quirinale, movimenti di opinione (Popolo viola, Se non ora quando, Vignettisti per la Costituzione), petizioni online ecc. stanno facendo sentire la propria voce.

Vorrei aggiungere, attraverso questo sito, anche la mia.

 

Grazie per l’attenzione

Anna Maria Franchi

 

17.01.2022

 


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