Sabato, 24 Agosto 2024 18:08

Arnaldo Nesti: il saluto più vicino

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Come redazione tutta di Asfer.it, con commozione condividiamo la lettera e lo spirito delle note vergate da un prezioso collaboratore degli ultimi anni del prof. Nesti. Vi aggiungiamo qualche foto.

 


Stanotte è morto Arnaldo Nesti, 92 anni compiuti a marzo, nella sua casa di Firenze, in via Sant'Agostino, nel quartiere di Santo Spirito.

Tra qualche giorno, mercoledì 28 agosto, inizierà a San Gimignano la XXXI Summer School on Religion che aveva fondato.

Già da un paio d'anni la sua salute era andata pian piano a declinare, ma i suoi interessi erano sempre vivi. Era ancora il direttore della prestigiosa rivista quadrimestrale Religioni e società, giunta al n. 108, animatore delle numerose attività del Cisreco (Centro internazionale di studi sul religioso contemporaneo) di San Gimignano che aveva fondato nel 2002, e di Asfer.it, il sito dell'Associazione per lo studio del fenomeno religioso.

Con il Mugello Nesti ha avuto ampie frequentazioni, sia per i numerosi studenti che hanno seguito i suoi corsi universitari, per la tesi di laurea della sua allieva Simona Scotti sulla religiosità a Borgo San Lorenzo, poi divenuta il libro A modo mio del 2005, sia per le lezioni tenute nei corsi dell'Università dell'età libera e infine per la sua partecipazione a Vino nuovo in otri nuovi, ciclo di conferenze del 2020 sul rinnovamento della teologia.

Prete della diocesi di Pistoia, dove aveva fondato il Centro Studi Sociali, riferimento di molte associazioni cattoliche, si trasferì a Roma nel 1962 per studi teologici e sociologici. Dalla sua tesi di laurea su Gramsci definì un particolare interesse per la religiosità popolare. Dal 1968 fu docente di sociologia della religione all'Università Pontificia Marianum dei Servi di Maria di Roma.

Nel '70 era frattanto uscito il suo volume L'altra Chiesa in Italia, una ricerca edita da Mondadori, che ebbe grande successo e manifestò la ricchezza e la varietà delle comunità di base sorte dopo il Concilio. Il libro ebbe recensioni assai positive, anche negli ambienti cattolici, ma nel '71 la CEI ne diede invece una valutazione severa. Ne derivò l'espulsione di Nesti dalla docenza universitaria e anche dall'attività diocesana di Pistoia. Arnaldo si trovò così improvvisamente senza casa e senza mezzi. Iniziò una più ampia collaborazione con IDOC (Centro internazionale di documentazione e comunicazione di Roma) e la sua rivista e fu invitato dal prof. Carbonaro a svolgere attività didattica gratuita alla Facoltà di Magistero di Firenze.

L'anno successivo ebbe l'incarico di docenza a Firenze, dove rimase trent'anni, e divenne direttore di IDOC internazionale ampliando le conoscenze e i rapporti di lavoro e di amicizia sia con la Russia, sia verso l'America Latina.

Nesti con pochi altri colleghi ha portato in Italia lo studio della sociologia della religione, con una attenzione particolare al religioso implicito, alla religiosità popolare e alle sue manifestazioni, alle realtà minori in cui si intrecciano antropologia culturale, storia locale, religione, potere.
Parecchi i libri che riportano i suoi studi, e qui se ne riporta solo una parte: Le fontane e il borgo. Il fattore religione nella società italiana contemporanea (1982), Terra betinga. Quotidianità e istituzioni in Agliana nel Novecento (1988), Il silenzio come altrove (1989), Vita di Palazzo (1994), Fra villaggio e mondo (1996), Il cattolicesimo degli italiani (1998), Provincialia. Scavi sull’identità degli italiani (1999), I labirinti del sacro (2000), Che cosa credono quelli che dicono di credere (2002), Alle radici della Toscana contemporanea. Vita religiosa e società dalla fine dell'Ottocento al crollo della mezzadria (2008), Il mio Novecento. Passioni dentro e fuori il mondo cattolico (2009), Individualismo familismo. Spunti di storia e antropologia sociale degli italiani (2016), La scomunica. Cattolici e comunisti in Italia (2018), L'incerto domani. Spiragli spirituali (2020) (bibliografia completa 1963-2017).

Affascinante comunicatore, sempre attento a coniugare lo studio scientifico con l’attualità, minuzioso ricercatore dei sentimenti popolari scandagliati localmente, attraverso una rete di approfondimenti svolti con la collaborazione dei suoi studenti del posto, costruisce sintesi potenti dei fenomeni religiosi contemporanei letti in controcanto con il profondo sentire dei semplici, per non perdere mai il senso autentico delle mutazioni.

Piacevole conversatore, affabile ed arguto, di grande cultura che mai consentiva fosse imbarazzo o difficoltà nei suoi rapporti, buona forchetta e amabile compagno di riflessioni dalle più complesse a quelle colloquiali, era sempre a suo agio, tra severi studiosi come tra cordiali amici.

Le esequie saranno ad Agliana, dove è nato. Già da domani la salma sarà esposta alla Misericordia di Agliana, dove si svolgeranno i funerali lunedì alle 15.

 

 

 

 

 

 

 

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