Dallo scempio di pensieri e parole (Cicchito, Gasparri, Santanchè) agli obbligati silenzi, forse neanche troppo imbarazzati (Lupi, Mauro, Gelmini, Formigoni). Vecchie forme del dire e dell'agire politico si riattualizzano. E' il lealismo per il re, ed è doveroso non smettere di stupirsi.
Don Sciortino, di Famiglia Cristiana, mette giù qualche chiara nota.
Buona lettura.