Martedì, 28 Maggio 2024 23:31

Ricordare Giovanna Marini

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L’8 maggio scorso è morta a 87 anni Giovanna Marini, senz’altro la più importante e famosa folk-singer italiana. La ricordiamo con diversi cenni, una breve nota biografica e qualche fotografia.

Ricordare Giovanna Marini

Parlare di Giovanna Marini solamente come musicista e cantane seppur impegnata è non solo riduttivo: non tiene conto dei molteplici interessi e attività in cui si lasciava coraggiosamente coinvolgere spesso diventandone punto di riferimento irrinunciabile. Una per tutte: la Scuola Popolare di Musica del Testaccio. Degli altri molteplici volti di Giovanna ne parliamo qui di sotto nella nota biografica.

Delle collaborazioni con il CISRECO di Giovanna Marini ricordiamo la sua fondamentale partecipazione al Convegno che organizzammo nel marzo del 2006 a Monteriggioni. Giovanna fu l’anima travolgente di quell’incontro. Con una relazione/lezione e con un concerto partendo dalla canzone cult Chiesa chiesa del 1967. Il Convegno aveva per titolo “Rito e ricerca di senso nell’universo femminile”.

Del notevolissimo evento pubblichiamo il programma e due foto.

 

Giovanna Marini

 

Giovanna Marini in duo con Patrizia Nasini 

 

Proponiamo inoltre una registrazione della canzone Chiesa chiesa (link a YouTube)   

 

Biografia di Giovanna Marini

Cantante e compositrice italiana (Roma, 1937). Proveniente da una famiglia di musicisti, si è diplomata in chitarra classica al Conservatorio di Santa Cecilia nel 1959; in seguito ha suonato il liuto nell’ensemble “Concentus antiqui” e ha seguito un corso tenuto da André Segovia. La svolta nella sua carriera è avvenuta con la frequentazione del “Nuovo Canzoniere Italiano”, un gruppo costituito da musicisti e studiosi di canti di tradizione. Ha partecipato nel 1964 allo spettacolo Bella ciao al Festival di Spoleto e nel 1965 a quello di Dario Fo Ci ragiono e canto. Ha poi pubblicato Vi parlo dell’America (1966) e I treni per Reggio Calabria (1975), e nel 1977 ha fondato la “Scuola Popolare” a Roma. Giovanna Marini ha scritto anche per il Teatro e il Cinema, e ha composto impegnativi brani “colti” (ricordiamo La grande madre impazzita per 5 voci e 3 strumenti, del 1979; Il regalo dell’imperatore per banda, coro, solisti e percussioni, del 1983; un Requiem, la Cantata delle 5 stanze e Pier Paolo, dedicato a Pier Paolo Pisolini, nel 1984). Nel frattempo, ha iniziato a operare i Francia, tenendo corsi e concerti, e ottenendo una grande notorietà. Nel 1989 è uscita Cantata profana, con  brani originali e altri di tradizione; nel 1996 ha musicato La vita nova di Dante Alighieri per il Festival di Avignone, e nello stesso anno ha inciso l’album Partenze. È stata inoltre docente di Etnomusicologia al Conservatorio di Losanna. Con Francesco De Gregari ha inciso Il fischio del vapore (2002), contenente brani di tradizione popolare e dai rispettivi repertori, cui è seguito un tour teatrale. Come solista ha pubblicato Buongiorno e buonasera (2003), prodotto da De Gregari. Nel 2005 ha pubblicato il libro Una mattina mi son svegliata. Le musiche e le storie di un’Italia perduta (Milano, 2005). Nel 2006 ha ricevuto il Premio Nonino con la seguente motivazione: “musicista e compositrice di fama internazionale, voce storica del canto popolare italiano che ha contribuito, in modo determinante, a salvare e far conoscere nel mondo”.

Nel 2012 la Scuola Popolare di Musica di Testaccio presentò Spesso il male di vivere ho incontrato - Montale e Leopardi in musica, due oratori di Giovanna Marini per quartetto vocale (Quartetto Urbano), quartetto di sassofoni (4 Venti), soli (Germana Mastropasqua, Patrizia Rotonda, Flaviana Rossi) e Coro Favorito, su liriche di Eugenio Montale e Giacomo Leopardi con citazioni da Cassandra di Christa Wolf e Antigone di Sofocle, direzione musicale di Xavier Rebut.

Nel 2015 promosse, in collaborazione con la Scuola Comunale di Musica di Monte Porzio Catone, la realizzazione del 1º Festival del Canto Sacro, Cantate Domino, Incontro tra musica colta e musica contadina, con lo scopo di far incontrare la musica popolare e contadina con la musica classica per esprimere il Sacro attraverso canti di tradizione orale, corali polifoniche e gruppi vocali. All'interno delle iniziative Pasolini 1975/2015 riconosciute dal MIBACT, porta in scena Sono Pasolini, un oratorio per coro e voce recitante: la voce quale identificazione del Pasolini scrittore, critico e saggista, che legge I giovani infelici dalle Lettere luterane, e il Coro come identificazione del poeta, che ascolta, canta e commenta con le parole delle poesie friulane de La nuova gioventù. Del progetto sono state realizzate due produzioni parallele legate a due città connesse alla vita di Pier Paolo Pasolini, Bologna e Roma. La prima, in forma di concerto, con il Coro Arcanto di Bologna diretto da Gloria Giovannini (presentato in anteprima europea al 12º Festival Voix de Femmes - Teatro di Liegi) e la seconda, nella sua forma scenica, con la regia e la voce recitante di Enrico Frattaroli e il Coro Favorito della Scuola Popolare di Musica di Testaccio diretto da Patrizia Rotonda. Nell'ambito di Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna (settembre 2015 – marzo 2016), il progetto speciale promosso dal Comune di Bologna e dalla Fondazione Cineteca di Bologna, compose e portò in scena Te Deum per un amico dedicato a Giuseppe Bertolucci, per tre voci, coro femminile e coro misto, per l'esecuzione del Coro Arcanto di Bologna, che trae spunto dal libretto del Dialogo delle Carmelitane di Georges Bernanos. Nel 2016 proseguì la collaborazione con la Scuola Comunale di Musica di Monte Porzio Catone, e curò la realizzazione del 2º Festival Cantate Domino, La Cantata Narrativa ed Epico Lirica.

In tutti questi anni scrisse molta musica per teatro e per il cinema: opere dirette da Attilio Corsini, Marco Mattolini (La donna ragno, L'ècole des femmes, Funerale, Pentesilea, Robinson Crusoe mercante di York, Nora Helmer, regia di Carlo Quartucci), Fabbrica di Ascanio Celestini; per il cinema: tutte le opere di Citto Maselli a partire dal 67 (Lettera aperta a un giornale della sera, Storia d'amore, Il sospetto, I sei operai, L'alba, Avventura di un fotografo, Codice privato, Il segreto, Cronache del terzo millennio), Café Express di Nanni Loy, Terminal di Paolo Breccia, Teresa Raquin di Giancarlo Cobelli, e altri. Nel 2016 la sua musica fece da colonna sonora al documentario Un paese di Calabria' incentrato sulla storia del comune di Riace.

Nel 2019 il documentario A sud della musica - La voce libera di Giovanna Marini, diretto da Giandomenico Curi e prodotto dalla casa di produzione salentina Meditfilm, subì un incomprensibile episodio di censura. Per motivi tutti da chiarire, l'esercente decise di cancellare dalla programmazione il film, che era stato messo in cartellone. Ne seguì un tam-tam sui social network per denunciare l'accaduto. Il film fu proiettato nelle settimane seguenti in altri cinema di Genova grazie alla mobilitazione di alcune associazioni che solidarizzarono con l'artista e con i produttori del film.

Nel 2021, in occasione del centenario della nascita del Partito Comunista Italiano, curò la concertazione per la messa in scena de Il Partito, uno spettacolo tratto da una partitura originale di Fausto Amodei ispirata al “Diario dei trent’anni” di Camilla Ravera, per l’esecuzione del Coro Inni e Canti di Lotta della Scuola Popolare di Musica di Testaccio, diretto da Sandra Cotronei. (Piccola Orchestra diretta da Giulia Accardo. Mise en espace di Antonella Talamonti. Disegni di Maria Chiara Calvani). Lo stesso anno partecipò come interprete all'album collettivo Chieffo Charity Tribute (una raccolta di canzoni del cantautore cattolico Claudio Chieffo) proponendo una versione molto personale della canzone Stella del mattino’’. Nel 2023 intervenne allo Stupore festival Treccani della lingua italiana.

 

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