I Lorena in Toscana e la questione delle libertà
Testo dalla quarta di copertina
Il Centro Internazionale di Studi sul Religioso Contemporaneo/CISRECO di San Gimignano grazie anche al contributo finanziario del Consiglio Regionale della Toscana ha intrapreso fin dal 2010 una opera di approfondimento della storia toscana fra Settecento, Ottocento e Novecento, prendendo spunto dai temi indicati dai bandi del Consiglio Regionale per la celebrazione della Festa della Toscana.
Nella edizione 2017, che aveva per tema centrale il lungo secolo lorenese in Toscana, Arnaldo Nesti, direttore scientifico del CISRECO, lo ha voluto affrontare dal punto di vista della questione delle libertà così come coniugata e articolata in quel torno di tempo dai governanti lorenesi e dalla società toscana tutta. Ha immediatamente dato una risposta al quesito Giovanni Cipriani nella sua introduzione generale al seminario parlando di liberismo leopoldino versus statalismo mediceo, anche se le politiche adottate per questo cambiamento di direzione non sono state lineari, dovendo fare i conti con le problematiche insorte fra le libertà concesse e i privilegi tolti. Leonardo Rombai ha approfondito il periodo lorenese in una dettagliatissima relazione soffermandosi soprattutto sui riflessi delle idee liberistiche nelle politiche del territorio. Bruna Bocchini, nel suo breve quanto intenso testo su “Chiesa e potere nelle riforme religiose di fine Settecento” ha affrontato in particolare il tema della tolleranza. Tema oltremodo discusso e sviscerato sia dagli intellettuali e politici toscani di ispirazione illuminista, molti dei quali in sevizio presso i Lorena, sia nell’ambito ecclesiastico. Discussione che giunge fino ai nostri giorni. Teresa Calogero, sulla base di una ponderosa e straordinaria ricerca effettuata sulle politiche scolastiche di Pietro Leopoldo e sfociata in una pubblicazione nel 2010 in tre volumi per i tipi delle Edizioni dell’Assemblea della Regione Toscana/Consiglio Regionale, ha delineato con precisione tempi, modi, riscontri geografici nonché gli “infiniti ostacoli” che hanno caratterizzato e sostanziato la riforma scolastica leopoldina. Hanno completato il quadro dei lavori del seminario Raffaello Razzi soffermandosi sulle vicissitudini delle istituzioni religiose sangimignanesi in periodo lorenese fra soppressioni, resistenze, permanenze e Zaccarias Gigli che ha puntualmente descritto i vari passaggi della politica della “liberalizzazione dei grani” nel dibattito che coinvolse il politico ed economista fiorentino Pompeo Neri e l’arcidiacono senese Sallustio Bandini, ambedue ispiratori delle prime leggi liberiste leopoldine.
Indice delle relazioni
- Introduzione generale al tema del seminario di Giovanni Cipriani
- I riflessi delle idee liberistiche nelle politiche del territorio in età lorenese di Leonardo Rombai
- Chiesa e potere nelle riforme religiose di fine Settecento. Il tema della tolleranza di Bruna Bocchini Camaiani
- Il Piano di Educazione Nazionale di Pietro Leopoldo di Toscana di Teresa Calogero
- La soppressione delle istituzioni religiose di San Gimignano nel periodo lorenese di Raffaello Razzi
- Un particolare aspetto della politica economica di Pietro Leopoldo: la liberalizzazione dei grani di Zaccarias Gigli
Frontespizio del volume
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