Comunicato stampa
Fedele all’appuntamento con la Festa della Toscana, il Centro Internazionale di Studi sul Religioso Contemporaneo/CISRECO di San Gimignano ha organizzato un seminario sui preti operai. L’occasione era stata data dall’uscita quasi in contemporanea nel 2021 di tre libri che raccontano l’operato di tre preti operai attivi in Toscana: Bruno Borghi, Renzo Fanfani e Beppe Pratesi:
- Con tutto l’amore di cui siamo capaci. Il nostro modo di essere preti: Conversazioni di Beppe Pratesi e Lucia Frati con Antonio Schina, Pistoia, 2021
- Beniamino Deidda, Basta un uomo Vita di Bruno Borghi, Firenze 2021
- Paola Sani, Renzo Fanfani. Prete operaio. Con antologia degli scritti (1969-2011), Verona 2021.
D’altra parte, il tema lanciato dal Consiglio Regionale della Toscana come argomento di riferimento per la XXII edizione della Festa della Toscana 2021 “Dall’abolizione della pena di morte alla lotta ai linguaggi d’odio: la Toscana terra di diritti” ben si prestava ad accogliere al suo interno un seminario di studi sui tre grandi personaggi oggetto delle pubblicazioni e di altri che in Toscana hanno operato sul medesimo solco. Sempre dalla parte degli ultimi. Sempre dentro le sofferenze e le lotte per i diritti degli ultimi: sia che fossero operai o contadini poveri, ma anche handicappati, disabili, carcerati, tossicodipendenti, alienati mentali, immigrati. Insieme e mischiati con gli ultimi, in lotta perenne contro quello che discriminava e discrimina. Premessa fondamentale per prevenire i linguaggi di odio di fronte ai quali, purtroppo, oggi, la vita quotidiana ci pone troppo spesso.
Il CISRECO ha coinvolto alcuni autori di queste opere e alcuni dei protagonisti di queste esemplari vicende umane e spirituali.
Ha aperto i lavori il Sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci portando il saluto della Amministrazione Comunale ai partecipanti e ai tanti che stavano seguendo i lavori sui social e facendo notare come l’organizzazione del seminario si prefigurasse come momento importante di resistenza ai linguaggi d’odio.
Entrati nel pieno dei lavori, lo storico Pietro Domenico Giovannoni ha offerto una introduzione generale al tema dei preti operai cercando di fare luce soprattutto sull’ambiente culturale fiorentino del tempo, molto avanzato, in contraltare alla durezza conservatrice delle direttive vaticane e curiali (a partire dalla soppressione dell’esperienza dei preti operai francesi).
Isabella Pera, autrice di un prezioso libro utilissimo per conoscere la genesi della storia dei preti operai, dal titolo emblematico Un piccolo sogno di Dio. La comunità di Santa Maria a Bicchio. Realtà e valori di un’esperienza ecclesiale degli anni Sessanta, Genova, 1999, ha delineato un vivace ritratto di Sirio Politi (1920-1988), promotore di quella comunità e che con Bruno Borghi condivide la primogenitura della esperienza dei preti operai in Italia: un uomo, un prete che ha saputo unire una forte carica utopica di provenienza squisitamente evangelica, al duro lavoro quotidiano, alle lotte sociali del suo tempo. Della affascinante personalità di Renzo Fanfani (1935-2017) ha parlato Paola Sani, autrice della citata biografia, la quale mettendo in rilievo come il prete operaio fiorentino abbia trovato nel mondo operaio un nuovo maestro, ha insistito su come la vicenda dei preti operai sia oramai patrimonio incontestabile della Chiesa cattolica. Ancor più (se possibile) legato al mondo operaio è stato Bruno Borghi (1921-2006). Ne ha parlato magistralmente Beniamino Deidda. Per l’alto magistrato fiorentino in Bruno Borghi è ferma la convinzione di un legame indissolubile fra operai e vangelo: gli operai, i poveri sono i facitori della storia e i portatori della verità del Vangelo.
Alle relazioni sono seguite una nutrita serie di testimonianze. A partire da quella di Beppe Pratesi e Lucia Frati, raccontata nel libro intervista sopra citato. Una bella storia ancora in corso vissuta con “inconfondibile personalità e ricchezza di esperienze”, dove il tabu del celibato e altre scorie passate vengono superate con semplicità e naturalezza pur nella loro intrinseca rivoluzionarietà. Altre belle testimonianze quelle di Luigi Sonnenfeld, Fabio Masi, Silvio Lancisi. Anche questi ultimi hanno sottolineato come i preti (o i frati serviti come nel caso di Silvio Lancisi) non siano i graduati di un esercito specializzato nella difesa di una religione, ma uomini mescolati insieme ad altri uomini e donne dentro una chiesa di tutti, ma soprattutto degli ultimi.
Le conclusioni sono state tratte da Arnaldo Nesti, direttore scientifico del CISRECO. Per Arnaldo Nesti i preti di cui si è discusso, non sono semplici preti, ma dei personaggi a tutto tondo, impossibile da confondersi con gli altri. Sono preti colti e conseguenti con l’insegnamento del Vangelo. Forti di questo connubio, costoro si pongono oggettivamente al di sopra del ristretto mondo cattolico, ma sono grandi personalità del Novecento toscano e italiano.
Gli atti del seminario (preannunciati nel corso della giornata) ci diranno ancora di più sulla intensità dei contributi offerti e sul fascino e la bellezza delle storie raccontate.
Giuseppe Picone
San Gimignano 7 dicembre 2021
Beniamino Deidda
Pietro Domenico Giovannoni
Isabella Pera
Beppe Pratesi, Lucia Frati
Paola Sani
Arnaldo Nesti, conclusioni
Il pubblico
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