Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Stefano Dommi:
Domenico Pizzuti, in occasione del seminario di studio "Quale sviluppo solidale?", ci invia un contributo dalla Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale di Napoli.
Le cronache di ieri hanno riportato una di quelle notizie piccole piccole ma non per questo banali.
Domenico Pizzuti ci ha inviato un interessante documento pasquale sul pellegrinaggio alla Madonna dell'Arco, redatto da p. Sergio Sala, un giovane gesuita che dall'anno scorso è stato aggregato alla comunità di Scampia. Li ringraziamo per la testimonianza.
"Negli anni 1962-1965 Joseph Ratzinger – oggi Benedetto XVI – ed io eravamo i due più giovani teologi del Concilio. Oggi siamo i più anziani, e i soli ancora in piena attività. Ho sempre inteso il mio impegno teologico come un servizio alla Chiesa. Per questo, mosso da preoccupazione per la crisi di fiducia in cui versa questa nostra Chiesa, la più profonda che si ricordi dai tempi della Riforma ad oggi, mi rivolgo a voi [...]".
Con grande interesse ho seguito stasera a Firenze la dotta conferenza di Pietro De Marco a commento di "Assassinio nella cattedrale" (nell'originale "Murder in the Cathedral") di T. S. Eliot. (A.N.)
Di ritorno dalla celebrazione serale del giovedì santo, dall’altra parte della strada con le “case dei puffi” per la loro bassa altezza e che costituiscono il noto “Lotto P” con le vedette all’erta giorno e notte a protezione dei ben noti traffici di stupefacenti, ho visto nuovamente le fontane zampillanti davanti al “Cristo degli spacciatori” riportato da un nostro reportage su Repubblica (Napoli, 19 giugno 2008) e che erano state a suo tempo chiuse per misure amministrative.
Dal responsabile del "Movimento per la società di giustizia e per la speranza", prof. Arrigo Colombo (Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce), riceviamo questo intervento sul comportamento del Vaticano nei casi di pedofilia.
Con i suoi auguri pasquali, Domenico Pizzuti ci invia una pacata riflessione su "la Chiesa nel vortice", con la percezione che "qualcosa deve cambiare".
Riceviamo e trasmettiamo quest’accorata lettera dell'amico Stefano Dommi. Accompagnata da un breve riflessione di Arnaldo Nesti.