Trasmettiamo l'appello inviatoci da Ezio Albrile, a fronte della situazione in cui potrebbe venire a trovarsi l'IsIAO, uno dei più famosi istituti di studi orientali italiani, in relazione ai tagli delle ultime manovre economiche.
Credendo di far cosa utile, presentiamo ai nostri lettori l'articolo de "la Repubblica" del 1° dicembre, dal titolo Il momento della pietas, in cui Vito Mancuso cerca di articolare una riflessione che non ripeta "aprioristicamente convinzioni vecchie di secoli".
Domenico Pizzuti ci ha passato un'interessante nota sull'istituzione del registro delle unioni civili a Napoli, che ha fatto discutere.
Così il nostro Direttore:
Il progetto di legge sul testamento biologico è in stand-by. Ma allora i vescovi abbiano l’intelligenza e le prudenza di fare subito e finalmente un passo indietro perché sia possibile nel tempo scrivere un testo ampiamente condiviso, accettando le mediazioni necessarie.
Con piacere presentiamo ai nostri lettori un articolo di Chiara Saraceno, comparso in "la Repubblica" del 23 novembre, nel quale si fa riferimento alla denuncia, da parte del Presidente della Repubblica, dello status di cittadini dimezzati di cui "godrebbero" bambini e adolescenti figli di stranieri che si trovano non solo legalmente ma anche culturalmente, e a pieno titolo, in Italia.
Riceviamo, da Luigi De Paoli, un commento ragionato di Guido Ortona, dal titolo Più imposte sui ricchi per dare ai poveri, nel quale si parla molto di tassare le ricchezze e in particolare ci si interroga sulla questione della distribuzione del reddito, nei termini di una riduzione dei redditi di chi ha di più, per sostenere gli altri.
Ezio Albrile ci ha mandato il suo ultimo articolo, già pubblicato nelle pagine di Studi Classici e Orientali, edita da Pisa University Press, invitandoci a condividerlo con i nostri lettori.
L'appello di Avaaz: "L'Italia è sull'orlo del collasso e soltanto il Presidente Napolitano può salvarci: dobbiamo fare fronte comune con lui nella richiesta di azioni immediate e in nome dell'interesse pubblico e sconfiggere così i giochi di potere di quei parlamentari che vogliono prolungare l'agonia politica".
A chi si domanda perché riprendere in mano gli scritti dei vecchi, dei morti – invece che tenerli come santini in improbabili pantheon – sarà utile dare più di un’occhiata a Lo Stato siamo noi (Chiarelettere; 7 euro, 136 pagine), la raccolta di scritti e discorsi di Piero Calamandrei.