Mentre la comunità ecclesiale continua come se la gente fosse ancora tutta credente ed evangelizzata, come se i valori morali cristiani fossero condivisi dalla stragrande maggioranza, pur senza sollevare ipotesi dure di "determinismo geografico", succede ovunque nel mondo che gli atteggiamenti verso il religioso mutino.
Certo, il religioso non segue uno schema Nord-Sud, ma i dati, non sono solo italiani, dicono che i grossi numeri del cristianesimo crescono sempre più a Sud, in Africa e in Asia, e in questo viaggio si ritrovano da qualche tempo per compagni anche i cattolicesimi delle grandi aree della cristianità storica del Nord che la crisi sta riducendo rapidamente a minoranze all'interno di società secolarizzate.
Intorno a questa questione ruota l'intervento di
Giancarlo Zizola apparso in “la Repubblica” del 7 luglio 2011.